La prova digitale e le questioni ad esse collegate, in particolare le procedure relative all’acquisizione e soprattutto la valenza probatoria, hanno sollevato sin dagli inizi dubbi e contrasti interpretativi.
Molti ne parlano, l’analizzano, ma spesso si ha l’impressione che le discussioni ad essa collegate siano troppo astratte e filosofiche e decentrano l’attenzione dai reali punti focali della questione. Certamente la prova digitale, a causa delle sue caratteristiche quali, immaterialità, modificabilità e volatilità, pone numerose nuove problematiche con le quali gli operatori tecnici e del diritto devono confrontarsi.
La maggior parte di tali questioni sono legate alla fase di individuazione ed acquisizione della prova digitale nonché alla valutazione dell’efficacia probatoria.
Quindi quali caratteristiche possiedono questo tipo di prove rispetto alle altre prove scientifiche?
Sicuramente una delle caratteristiche primarie che differenzia la prova digitale dalle altre prove scientifiche è l’immaterialità. Questa condizione impone una maggiore attenzione nella manipolazione della prova e l’applicazione scrupolosa delle best pratices utili per evitare una modifica o il deterioramento della stessa, poiché il minimo errore rischia di vanificare l’intero impianto accusatorio.
La prova digitale o informatica può essere definita come un insieme di informazioni espresse in linguaggio informatico; un linguaggio binario composto da 0 e 1 che non è immediatamente intelligibile dall’uomo attraverso i suoi sensi.
Per ottenere la fruibilità e la validità probatoria di queste informazioni digitali, è indispensabile adottare procedure tecniche-forensi per interpretare ed acquisire questo dato senza apportare alcuna modifica allo stesso.
La scienza che regola queste scrupolose metodologie di produzione ed analisi della prova è chiamata “Computer Forensics”, scienza che in Italia risulta ancora praticata da pochi.
Anche la sua divulgazione è scarsa ma le cose stanno progredendo velocemente anche in relazione al crescente e spasmodico sviluppo tecnologico che impone la presenza di dispositivi digitali ed informatici sia all’interno della nostra società odierna sia nelle aule giudiziarie di tutto il paese.
La “Computer Forensics” trova basi ben consolidate in altri paesi del mondo, primo fra tutti gli Stati Uniti dal quale vengono ereditate le linee guida e le certificazioni degli strumenti tipici utilizzati.
Oggetto di questa scienza è l’individuazione, la conservazione, la protezione, l’estrazione, l’analisi , la documentazione e ogni altra forma di trattamento del dato informatico per essere valutato in un processo giuridico e studia, ai fini probatori, le tecniche e gli strumenti per l’esame metodologico dei sistemi informatici e digitali.