Anche ANGIF all’ Hacktivity Conference di Budapest sulla sicurezza informatica.
di Elena Bassoli
Si è svolta a Budapest il week end scorso (17-18 settembre) la Conferenza internazionale Hacktivity, il più rilevante raduno in materia di ethical hacking e sicurezza informatica, ormai giunta alla sua ottava edizione. Come di consueto l’evento ha incluso gli esponenti di spicco mondiale della sicurezza informatica e le relazioni che si sono snodate in due sessioni parallele durante la due-giorni, sono stati accompagnati da workshop paralleli di natura pratica.
Il pubblico era eterogeneo e multietnico
Szor Péter ha parlato delle recenti evoluzioni del malware che ormai negli ultimi 20 anni ha affilato le armi, Barta Csaba delle metodologie più avanzate di analisi forense di NTDS.DIT, il file che contiene le informazioni relative a utenti, attività e computer. L’americano Joe McCray ha parlato di un’applicazione idonea a effettuare test di resistenza sui dispositivi mobili, come gli smartphone, mentre Alexander Kornbrust ha parlato di database e SQL. Un workshop parallelo di lockpicking, ha accompagnato tutte le sessioni di lavoro.
Si è poi discusso di banche dati sanitarie, di Rootkits, Exploit e Trojan, di strumenti di cifratura di Skype, di sistemi di identificazione biometrici, di Wikileaks, della vulnerabilità di Botnet per mezzo di backdoors, di social engineering e psicologia, di crittoanalisi e delle minacce di Stuxnet.
L’Italia è stata superlativamente rappresentata dalle relazioni di Raoul Chiesa e Michele Orrù, due personalità altamente quotate tra gli addetti ai lavori anche a livello internazionale.
Genova era presente tramite CSIG-Genova (Centro Studi Informatica Giuridica) e Angif (Associazione nazionale Giuristi, informatici e forensi-Alessandria).
Entrambe le associazioni stanno infatti preparando eventi sulla sicurezza informatica di alto livello, dopo aver potuto attingere alle ultime novità mondiali in materia.